Foto CC BY-SA di Jens Japel
Visitare la Repubblica Dominicana significa, per la maggior parte dei visitatori, scegliere tra le tantissime spiagge sparse in tutto il paese. Spiagge bellissime, che consentono di praticare sport acquatici, di rilassarsi, di godere di panorami mozzafiato. Ma, anche se questi sono già da soli ottimi motivi per fare una vacanza qui, un soggiorno nella Repubblica Dominicana può offrire molto di più.
A differenza di altre isole dei Caraibi, però, qui si possono fare tante altre cose oltre che godersi il mare.
La capitale Santo Domingo è stato il primo insediamento europeo nel Nuovo Mondo; la sua zona coloniale, merita una visita per la sua ricca storia e per l’inaugurazione dei tanti recenti ristoranti, gallerie d’arte e locali notturni.
Più all’interno, foreste lussureggianti e montagne disegnano paesaggi e scenari perfetti per chi è in cerca di avventura, queste sono zone ideali per praticare il canyoning ed il rafting da vivere sul fiume.
La costa settentrionale baciata e “schiaffeggiata” dal vento ha guadagnato un’ottima fama come capitale per la prativa del kiteboardin. Ma anche chi non è incline alle scariche di adrenalina, può godere di questo paesaggio: il mix di spiagge, scogliere, ristoranti e locali notturni sono caratteristiche che rendono questo luogo tra i migliori del paese.
Vediamo cosa si può visitare nella Repubblica Dominicana.
La zona coloniale
Alcuni dei più antichi e più bei siti storici della Repubblica Dominicana riguardano la zona coloniale della capitale.
Qui, strade di ciottoli si snodano tra gli edifici che risalgono ai giorni in cui vi si è stabilito Nicolás de Ovando. Tra i luoghi più rappresentativi citiamo la Catedral Primada de América, costruita tra il 1514 e il 1546; le rovine del Monastero di San Francisco, costruito nello stesso periodo; l’Alcázar de Colón, un palazzo di 22 camere costruito da Diego Colombo (il figlio di Cristoforo) nel 1510; e la Fortezza Ozama edificata nel 1503, la più antica costruzione militare ancora in piedi nelle Americhe.
La Zona Coloniale è anche un luogo ideale per visitare i musei: il Museo della Repubblica Dominicana di Arte Moderna, il Museo del Hombre Dominicano (Museo dell’uomo dominicano- pieno di testimonianze precolombiane), e il Museo de las Casas Reales (Il Museo delle Case Reali- un’impressionante collezione di arredi di epoca coloniale e di armi).
Foto CC BY-SA di Mstyslav Chernov
Altos de Chavon, La Romana
Questo villaggio italiano del 16 ° ricreato alla perfezione, sorge sulle scogliere fuori La Romana ed è sede di uno straordinario centro artistico e culturale. Strade di ciottoli si snodano tra atelier di artisti, dove i visitatori possono fermarsi per ammirare all’opera ceramisti, tessitori, e per comprare la loro merce in gallerie e negozi.
Ci sono anche laboratori d’arte dove vengono tenuti corsi (la comunità è affiliata alla Parsons School of Design di New York) e un anfiteatro all’aperto da 5.000 posti dove si sono esibiti artisti del calibro di Frank Sinatra e Carlos Santana.
Per entrare in questo paese si deve pagare una piccola “tassa” o meglio, una quota di iscrizione ( si tratta di circa 5 dollari). Ci sono due ingressi: uno è vicino al resort Casa de Campo, l’altro è lungo l’autostrada tra La Romana e La Higuey.
Cigar tour e Cigar shop
La Repubblica Dominicana è il più grande produttore di sigari del mondo. Havanas è forse il marchio più noto. Tra gli estimatori di marchi prestigiosi come Arturo Fuente, Cojimar, e Romeo y Julieta citiamo Jack Nicholson, Rosie Perez, e Pierce Brosnan.
La maggior parte dei sigari dominicani sono prodotti a Santiago Cibao e nelle valli centrali dove ci sono più di 600.000 ettari di piante di tabacco e fabbriche che lo trasformano in sigari.
A tal proposito si può visitare il Grupo León Jimenes, che sorge appena fuori Santiago, che organizza visite nei giorni feriali delle sue strutture.
È possibile conoscere la storia del mercato del sigari ed osservare i sigari che vengono arrotolati a mano, e, naturalmente, acquistare sigari di alta qualità. (indirizzo: 2 Calle Eduardo León Jimenes, Urbanizacion Villa Progreso, 809-755-2514).
Se siete più interessati ai consumi rispetto alla produzione, proseguite dritti per Calle El Conde, una strada pedonale a Santo Domingo dove si trovano diversi negozi che vendono sigari prestigiosi, in particolare la “Boutique del fumador”, dove sigaraie rotolano Cohibas fresche (indirizzo: 109 Calle El Conde; 809 -685-6425).
Foto CC BY-SA di Anton Bienlousov
“Los Americanos” nella penisola di Samaná
Un altro tour interessante racconta quella che è stata la storia degli schiavi.
Nel 19 ° secolo, centinaia di schiavi liberati dagli Stati Uniti vennero a stabilirsi nella penisola di Samaná della Repubblica Dominicana, nel luogo dove i loro discendenti vivono ancora oggi. Fino alle ultime due generazioni, l’inglese era la lingua predominante in alcune parti della penisola.
Due volte al mese la cacciatrice di balene Kim Beddall ci porta in visita alla dolce settantanovenne Leticia Willmore che vive in una modesta casa su una piccola collina in un quartiere di Santa Barbara de Samana.
La Sig.ra Willmore è una narratrice consumata, che condividerà con i turisti aneddoti sulla storia singolare della sua comunità.
Il tour tocca i quartieri che meglio rappresentano questa storia: ad esempio l’originale 1823 First African Wesleyan Methodist Church, un punto focale per la comunità. E vengono anche servisti stuzzichini compresa la ginger beer tradizionale della comunità, fatta in casa dalla signora Willmore.